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Friday 19 April 2024
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Inchiesta loggia P3, la politica si divide | Fuori le Mura



Il coordinatore del Pdl Denis Verdini, indagato per corruzione dalla Procura di Roma

Il coordinatore nazionale del Pdl Denis Verdini, indagato per corruzione dalla Procura di Roma

La scorsa settimana il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, aveva liquidato lo scandalo sulla presunta loggia P3 come “il solito polverone messo in piedi dalla sinistra per andare contro il Governo”. L’indagine della Procura di Roma su questa ipotetica nuova cricca di politici, magistrati e imprenditori, però, fa sempre più rumore, dentro e fuori il mondo della politica
Il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, durante la cerimonia del ventaglio al Quirinale, si è espresso molto duramente sulla questione. Le indagini devono proseguire senza alcuna incertezza, ha dichiarato il Presidente della Repubblica, evitando, al tempo stesso, lo scontro tra le istituzioni. Napolitano ha aggiunto che i fatti che stanno venendo alla luce dalle indagini dei magistrati sono molto gravi e meritano la massima attenzione. L’allerta e l’indignazione del Capo del Capo dello Stato hanno trovato il sostegno dell’opposizione. Rosy Bindi, vicepresidente della Camera e presidente dell’assemblea nazionale del Pd, ha annunciato proprio pochi giorni fa, la presentazione di una proposta di legge per l’istituzione di una commissione d’inchiesta parlamentare sulla cosiddetta loggia P3.
Per la Bindi, anche il Parlamento deve fare la sua parte per capire fino in fondo le proporzioni reali dello scandalo che ha investito la politica italiana. Solo in questa maniera potrà essere evitato lo scontro tra le istituzioni.
Come era facile immaginare, all’azione del Pd si è aggiunta con ancora maggiore determinazione la condanna del partito di Antonio Di Pietro, l’Idv, da sempre particolarmente attento al tema della legalità e della trasparenza all’interno del mondo politico.
Di Pietro, che in più di un’occasione in passato non aveva esitato a scagliarsi contro il Quirinale, in questo caso ha commentato positivamente le parole di Napolitano, definendole puntuali e opportune.
Anche all’interno del Pdl, comunque, la situazione è tutt’altro che calma. La spaccatura tra finiani e berlusconiani è più evidente che mai e se gli uomini vicini al Presidente della Camera pretendono la massima chiarezza e vogliono andare fino in fondo alla grana P3, non sono dello stesso avviso i fedelissimi del premier, che invece tendono a minimizzare la faccenda. L’ultimo episodio della guerra interna al Pdl ha visto lo scontro tra il finiano Fabio Granata e il ministro degli Esteri Franco Frattini, poche ore dopo il monito di Napolitano. Per Granata, in linea con le parole espresse da Gianfranco Fini sull’inchiesta P3, il Pdl dovrebbe fare maggiore attenzione alla questione morale. Parole che hanno scatenato la dura reazione degli uomini vicini al premier Berlusconi, Frattini su tutti, il quale si è detto sdegnato delle parole di Granata.
All’interno del Pdl mai come in questi giorni si era respirata un’aria così pesante. Forse, proprio l’inchiesta sulla presunta loggia P3 potrebbe far traboccare un vaso che già da tempo è quasi del tutto colmo.