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Thursday 25 April 2024
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Francesca riscrive la storia, Parigi è sua | Fuori le Mura



Francesca Schiavone

Francesca Schiavone

“Un angelo passa sul Roland Garros”, “Schiavone tennissima”, “Magnifica Schiavone”. Sono solo alcuni dei titoli che campeggiano sulle prime pagine dei quotidiani stranieri che celebrano lo straordinario trionfo della tennista milanese sulla terra rossa del Roland Garros. Francesca Schiavone è riuscita, in un colpo solo, a riscrivere la storia del tennis italiano, e non solo. La leonessa, questo il suo soprannome, che Francesca non ama, ma che le calza a pennello, è la prima tennista italiana a conquistare un titolo del Grande Slam. A 34 anni di distanza dal successo di Adriano Pannatta, ultimo italiano a vincere il torneo parigino, sulle tribune del Philippe Chatrier hanno risuonato le note dell’inno di Mameli.

La Schiavone ha raggiunto un successo inaspettato ma meritato, frutto di tanto lavoro e sacrificio. Nelle due settimane parigine Francesca ha mostrato un tennis impeccabile, dotato di ogni tipo di colpo e rotazione, che ha messo in crisi tutte le sue avversarie. Il suo percorso verso la finale è stato esaltante. Dopo aver incontrato qualche difficoltà al primo turno con la russa Kulkova, l’azzurra ha battuto nell’ordine: Ferguson, Li, Kirilenko, Wozniacki e Dementieva, senza concedere neanche un set. L’ultimo ostacolo per entrare di diritto nella storia del tennis, è stata l’australiana Samantha Stosur, numero sette del mondo e autrice, anche lei, di una serie di vittorie sorprendenti, in particolare contro due mostri sacri, come Justine Henin e Serena Williams.

I favori del pronostico sono tutti dalla parte dell’australiana, che, oltre ad una miglior classifica, è in vantaggio negli scontri diretti per 4 a 1. I primi punti della finale mostrano subito un prevedibile equilibrio. Il gioco dell’australiana, tutto servizio e dritto, le permette di tenere i turni di servizio senza troppi affanni. Francesca, però, non è da meno e, grazie a delle percentuali di servizio altissime, rimane in scia all’avversaria. Il nono game è quello decisivo. La Stosur non riesce a rispondere all’aggressività dell’azzurra e, sotto pressione, cede il servizio con un doppio fallo. Francesca ha l’opportunità di servire per chiudere il primo set. Il game si decide ai vantaggi e, grazie a un gioco ricco di rotazioni, la Schiavone spinge l’australiana a commettere l’ennesimo errore di rovescio che regala all’italiana il primo parziale con il punteggio di 6-4. La Stosur non sembra in grado di adattarsi al gioco della leonessa milanese e inizia a lanciare sguardi preoccupati al suo angolo. All’inizio del secondo set, Francesca ha subito la possibilità di andare in fuga, ma non dopo non aver sfruttato due palle break, cede il servizio nel game successivo. La Stosur va avanti 4-1 e sembra in grado di portarsi a casa il secondo parziale. A questo punto, però, la Schiavone cambia marcia, mette in campo tutta la sua grinta e inizia a martellare con colpi arrotati sul rovescio dell’australiana che entra in totale confusione. L’azzurra completa una fantastica rimonta fino al 4 pari. Le due giocatrici, poi, tengono i rispettivi turni di servizio e il secondo set arriva al tie break. Nel game finale, la Schiavone dimostra di essere molto più fresca sia fisicamente che mentalmente. La Stosur non riesce ad utilizzare i soliti schemi e va sotto 6-2. Ci sono quattro match point per l’azzurra. Alla leonessa ne basta uno. Sono le 16:50 del 5 giugno e Francesca Schiavone, tennista milanese di 29 anni, è la prima italiana a vincere il Roland Garros.

Un traguardo storico. Un’emozione indescrivibile che trapela dallo sguardo quasi smarrito di Francesca. In un attimo la leonessa grintosa e rabbiosa si trasforma in un gattino impacciato e si lascia andare ad un interminabile ed indimenticabile bacio a quella terra che porterà sempre con sé. Il tennis italiano torna lassù, nell’olimpo del tennis dal quale mancava da troppo tempo.

Il solito Nadal cala il pokerissimo a Parigi

Rafael Nadal

Rafael Nadal

Se in campo femminile il successo della Schiavone ha sorpreso un po’ tutti, tra gli uomini le gerarchie sono state rispettate. Dopo un anno di assenza, Rafael Nadal torna ad essere il campione indiscusso del Roland Garros. L’intero torneo, fin dai primi giorni, ha avuto un solo padrone. Il maiorchino ha concluso le due settimane parigine senza perdere neanche un set. Nella finale Rafa ha affrontato lo svedese Robin Soderling, numero 7 del mondo e unico tennista ad aver battuto Nadal sui campi di Parigi, impresa riuscitagli l’anno scorso. Lo svedese ha eliminato nei quarti Federer e, per molti addetti ai lavori, sembra avere buone possibilità di conquistare il suo primo Slam della carriera. La diffidenza nei confronti dello strapotere di Nadal è molto curiosa. Commentatori di tutte le reti televisive ripetono in continuazione che quello visto a Parigi non è il miglior Nadal, ma lo spagnolo, quest’anno, non ha ancora perso una partita sulla terra, vincendo i tre tornei master 1000 giocati su questa superficie, nell’ordine Montecarlo, Roma e Madrid. Insomma, sarebbe servito un miracolo per vedere Rafa perdere. E il miracolo non c’è stato. Nadal ha dominato la finale fin dai primi scambi, chiudendo la partita in 2 ore e 18 minuti, con un perentorio 6-4 6-2 6-4. Si tratta del quinto successo, sulla terra parigina, per lo spagnolo, che da lunedì tornerà ad essere il numero uno del mondo, spodestando re Roger Feder. La vittoria di Nadal era ampiamente pronosticabile, ma arriva dopo un anno difficile, in cui molti lo davano per finito. Quindi bravo Rafa, ben tornato!