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Thursday 28 March 2024
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Taking sides | Fuori le Mura



takingsidesAl teatro vascello fino al 14 marzo è in scena un celebre testo di Ronald Harwood, Taking Sides, per la regia di Manuela Kustermann, e l’interpretazione di Alberto Di Stasio (Maestro Furtwängler), Giuseppe Antignati (l’ufficiale americano Arnold). Un’opera importante che ha trascorsi di grande levatura per regie celeberrime, come Harold Pinter, che nel 1995 la portò per la prima volta in scena nella Londra delle grandi prime. Questa piéce torna con più umiltà qui a Roma, in una veste sicuramente meno scintillante, se pur sempre carica di riflessioni e dubbi propri di un testo che affronta tematiche attualissime, dagli anni della seconda Grande Guerra ai giorni nostri, temi e scenari diversi ma stesso pressante interrogativo: Prendere posizione?

La Berlino post-nazista accoglie la scena, immagine disastrata, si raccolgono i cocci della più grande assurdità della storia, e la via che rimane è quella di interrogarsi, di analizzare chi e cosa fu da una parte o dall’altra. Sullo sfondo del colossale processo di Norimberga, che segna in qualche modo l’analisi della coscienza europea e forse dell’intera umanità, si svolge la più relativa inquisizione del famoso direttore d’orchestra della Filarmonica di Berlino W. Furtwängler, realmente considerato uno dei direttori più grandi del XX secolo.

furtwangler A confronto il gretto raziocinare dell’ufficiale Arnold, incaricato di scoprire gli eventuali legami del Maestro con il regime nazista, e dall’altra parte Furtwängler legato solamente agli ideali della sua musica, unica potenza assoluta che ha dettato le sue scelte. L’accusa dell’ufficiale americano sostiene il fiancheggiamento del maestro con il partito nazista, con flebili accuse, ammantate dalla certezza manichea che non possa esistere una posizione che non sia definita da una parte o dall’altra; ma la difesa di Furtwängler verte su i suoi ideali artistici che spesso per imporsi hanno dovuto scendere a compromessi, comunque senza mai svendersi. Posizioni difficili a conciliarsi, il confronto si fa scontro. I due non si capiscono e non si capiranno, Arnold, ha visto l’orrore dei campi di concentramento, e contro quello schifo l’unico modo che conosceva per combattere, era l’arroganza e lo strenuo ripudio; Il maestro Furtwängler invece combatte a suo modo, arroccato nella “sua torre d’avorio”, con la sua musica, ideale “arma bianca” che eleva gli spiriti, rende bellezza ove l’orrore e il dolore avevano avuto la meglio.

Insomma il quesito che si impone e che striscia tra le miriadi di parole che a valanga investono il pubblico, è cosa debba fare un’artista in una situazione estrema di regime assoluto? Come affrontare le pesanti catene di una tirannia? È chiara la posizione del maestro Furtwängler che affida ogni possibilità di libertà non a colpi di mano, a opposizioni ferree, ma solo e soltanto alla sua musica, con la speranza che le dionisiache note di Wagner o Beethoven riescano ad elevare gli animi. Ma questa nobiltà si scontra tremendamente con la durezza del “prendere posizione” che non conosce sfumature, che etichetta all’inesistenza ogni cosa non sia bianca o nera.Alberto-Di-Stasio_7823_VISORE_LANCI_WIDE

Il testo di Ronald Harwood rimane una pietra miliare rispetto a questo argomento, quale posizione l’arte debba assumere in determinate circostanze. Non è facile la messa in scena di uno spettacolo così carico di dialoghi che spesso possono scontrarsi con l’attenzione del pubblico; fondamentale qui è la vis attoriale a rendere vivo lo scontro tra le posizioni e la vena di poeticità sommessamente presente.

in scena dal 16 febbraio al 14 marzo

Teatro Vascello

orari: ore 21 domenica ore 17 lunedì riposo

biglietti: Intero € 15.00 ridotto € 12.00 e € 10.00

TAKING SIDES

di Ronald Harwood

traduzione Alessandra Serra

con Giuseppe Antignati Gaia Benassi

Alberto Caramel Alberto Di Stasio

Antonio Grosso

Giada Prandi

scene Marco Martucci

costumi Francesca Linchi

disegno luci Valerio Geroldi

aiuto regia Gaia Benassi

regia Manuela Kustermann